“La Notte delle Caremme” 2nd edition – Il concorso artistico partirà fra poche settimane

Il Concorso artistico “La notte delle Caremme” ha ottenuto lo scorso anno nella sua prima edizione, un successo strepitoso con oltre 25 caremme realizzate da bambini, adulti e associazioni. La seconda edizione partirà fra poche settimane e ci auguriamo che quest’anno ci siano più partecipanti!

Ma cos’è la Caremma?

Sui balconi e terrazze di molti paesi del Salento viene esposta la Quaremma o Caremma termine di derivazione francese, probabilmente dato dai soldati francesi durante la loro presenza nel Salento nel XXIV secolo (dal francese Careme, tradotto in Quaresima). Fantoccio tipico del costume popolare salentino simbolo dell’inizio della Quaresima e la fine del Carnevale, raffigurante una vecchia brutta e magra, tutta vestita di nero in segno di lutto per la morte del Carnevale, nella mano destra un filo di lana con un fuso, simboli della laboriosità e del tempo che scorre e nella sinistra una arancia amara (marangia) con dentro infilate sette penne di gallina per quante sono le domeniche mancanti dalla Quaresima alla Pasqua.

L’arancia amara (marangia) con il suo sapore acre rappresenta la sofferenza e sette penne una per ogni settimana di astinenza e sacrificio che precede il giorno di Pasqua togliendo una penna ad ogni scorrere di settimana. Alla fine del periodo, ormai esaurito il filo da tessere, con l’arancia amara (marangia) secca e le penne esaurite, la caremma viene rimossa dal terrazzo e appesa ad un filo su un palo, quando il suono delle campane annuncia la Resurrezione, viene bruciata con scoppi di mortaretti tra l’allegria di tutti e con il fuoco inizia il periodo della purificazione e della salvezza. La tradizione alimentare, del periodo Quaresimale è caratterizzato da grande moderazione, difatti vengono eliminiti dalle tavole la carne, le uova e i formaggi. Tali privazioni terminano durante la Settimana Santa e si preparano i dolci tipici pasquali, tra questi la “CUDDHURA” o “CODDURA“, dolce di forma circolare, con dentro uova sode col guscio, regalate dalle ragazze ai fidanzati nel giorno della Resurrezione.

La tradizione, il gioco e l’arte popolare non devono andare perduti. Lo scopo principale è proprio questo, quello di dare vita a ciò che negli anni è scomparso.

Presto vi aggiorneremo sulle iscrizioni e modalità! Spargete la voce!

*nella foto la giuria e il vincitore della prima edizione